Costruire insieme la salute

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Costruire insieme la salute.
Programmi ed interventi di promozione della salute tra intersettorialità, sostenibilità ed efficacia

ORVIETO, 22-23 ottobre 2014

DAL TEATRO CON GLI ANZIANI AL TEATRO DI SOCIETÀ!
Campostrini Alvise, Manzella Alessandro
Le Compagnie Malviste, Milano

Introduzione. Da più di un lustro abbiamo iniziato ad organizzare laboratori teatrali con adulti e anziani. Per fare ciò collaboriamo con varie realtà sia pubbliche che private.
Obiettivi. L’obiettivo generale è la creazione di un gruppo di persone, che diventi promotore culturale e sociale del quartiere. Attraverso il laboratorio teatrale si vuole toccare gli aspetti relativi alla salute e al benessere delle persone come: il superamento della solitudine e del senso di emarginazione; la diminuzione del senso di fragilità e isolamento della popolazione anziana coinvolta.
Materiali e metodi. Lo strumento che abbiamo privilegiato per riacquistare la fiducia in sé stessi, contrastare la solitudine, risvegliare la creatività sopita e il confronto con la comunità è il laboratorio teatrale. Questo è inteso come luogo in cui gli anziani si ritrovano mettendosi in gioco, come spazio di potenziamento della rete di relazioni, come stimolo dell’immaginario, come scoperta di una nuova identità ed un nuovo senso di appartenenza.
Il lavoro teatrale aiuta ad evidenziare le attitudini personali e le qualità inespresse, ed è il luogo dove ognuno può ritagliarsi il proprio ruolo a seconda delle proprie capacità che si rivelano nel corso del progetto, dove si può essere coinvolti come costumisti, scenografi, truccatori, autori, attori, promotori, organizzatori. facebook: le compagnie malviste/Balli, pistole e sentimenti youtube: compagnie malviste.
Risultati.
– La popolazione del quartiere ha molti benefici, come la creazione di iniziative gratuite aperte a tutta la comunità: feste, cene, caffé letterari, e spettacoli teatrali al chiuso e all’aperto, eventi gratuiti per tutti;
– le persone che riescono ad esprimersi e a condividere un percorso creativo, acquistano fiducia in se stessi ed è visibile e palpabile lo stato di benessere psico fisico che ne deriva;
– si innesca un processo a catena che coinvolge sempre più persone di diverse generazioni;
– i risultati ottenuti vanno spesso aldilà delle attese: i progetti a lungo raggio portano alla creazione di un capitale sociale unito e coeso, utile per il quartiere e la società tutta.
Conclusioni. È tempo di socializzare, di stare insieme, di guarire condividendo in compagnia i propri stati d’animo e le proprie gioie e frustrazioni. Inoltre più il gruppo ha tempo di maturare e di fare esperienze diverse, più lo stato di salute e benessere è visibile e condivisibile. Il laboratorio e la creazione teatrale diventano il mezzo per creare quella fitta rete di relazioni che sono la base per una società solidale, forte e coesa.


SCONFINANDO…
Campostrini Alvise, Manzella Alessandro
Le Compagnie Malviste, Milano

Introduzione. Il progetto “Sconfinando…” intende dare una risposta al bisogno di uscire dall’isolamento, trovare sollievo, rallentare i processi degenerativi, godere della miglior qualità di vita possibile, compatibilmente con la situazione patologica e di disagio, dei malati di Alzheimer e loro caregiver, familiari e badanti, con laboratori di espressione teatrale aperti anche alla partecipazione attiva della popolazione di due quartieri della città di Milano: ISOLA e Quinto Romano.ù
Obiettivi. Consapevolezza, integrazione e solidarietà tra tutti i cittadini dei quartieri. L’obiettivo è far conoscere meglio le caratteristiche dell’Alzheimer e in genere delle patologie della tarda età. Sostegno e alleggerimento del peso emotivo, in riferimento ai familiari e/o caregiver, in particolare conviventi, i quali sostengono un carico emotivo e operativo stressante vissuto in gran parte in isolamento. Un’ulteriore obiettivo è quello di mettere i malati in relazione fra di loro, con altri partecipanti sani, cittadini liberi del quartiere, e con i caregiver in un ruolo diverso da quello domestico.
Materiali e metodi. Il laboratorio di espressione teatrale si svolge in cerchio: si lavora molto sul movimento, sulla sincronia ed il ritmo. La musica è un canale importante per far riaffiorare le emozioni e per creare contatto con l’altro. La parola e la raccolta di frammenti di storie, suggestioni e sogni che diventano patrimonio comune di tutto il gruppo. Stimolo dei sensi con tessuti, odori e profumi.
Risultati. Si è creata un’operatività che nel corso degli anni ha realizzato delle performance in pub, bar ed enoteche che mettono in primo piano le persone in tutta la loro fragilità. Nella primavera 2014 in collaborazione con l’Università Cattolica di Milano si è avviato un laboratorio presso la facoltà di Scienze Sociali con studenti, anziani, badanti, familiari e volontari.
Conclusioni. Per i partecipanti ai laboratori: serenità, sollievo e miglior qualità di vita
nei periodi in cui si svolgono le attività di gruppo. Per i caregiver: aver goduto di
attenzione e sostegno, aver potuto scambiare ed elaborare esperienze con altri nei
laboratori. Per la popolazione del quartiere: più integrazione e solidarietà reciproca fra le
varie componenti, in particolare dopo le performance arts. Un quartiere più aperto alle
diversità e più attento alle persone in difficoltà.


BIANCAROSSANERA
Manzella Alessandro, Campostrini Alvise
Le Compagnie Malviste, Milano

Introduzione. Lo spettacolo BiancaRossaNera è nato all’interno di un progetto di aggregazione sociale rivolto a persone over 70, attivo da 8 anni nel quartiere di Figino a Milano. La piece teatrale è rivolta ad un pubblico di giovanissimi e non solo. I bambini non solo spettatori passivi, ma diventano protagonisti dell’opera attraverso il gioco del teatro. Lo spettacolo è studiato per essere allestito in palestre, in saloni o all’aperto. Questo per dare la possibilità alle tante scuole che non hanno un auditorium o una sala teatrale di poter allestire un’opera teatrale in loco e per evitare i costi e le lungaggini anche burocratiche di trasferte in sale teatrali più o meno limitrofe alla sede scolastica.
Obiettivi. Attraverso il laboratorio teatrale si vuole toccare gli aspetti relativi alla salute
e al benessere delle persone come:
– il superamento della solitudine e del senso di emarginazione;
– la diminuzione del senso di fragilità e isolamento della popolazione anziana coinvolta;
– l’acquisizione di relazioni significative tra giovani ed adulti;
– il risveglio della creatività e delle potenzialità inespresse delle persone;
– il recupero delle risorse psicofisiche degli anziani;
– il senso del sentirsi utili.
Materiali e metodi. BiancaRossaNera dall’inizio del 2014 sta girando per gli istituti primari di Milano e Lombardia. Lo spettacolo vede coinvolti 12 persone over 65, una bambina di 6 anni, due attori e due tecnici professionisti.
Risultati. Lo spettacolo sostiene le iniziative scolastiche. Come per esempio nel maggio 2014 per l’Istituto Comprensivo di Lainate (MI), grazie ai fondi raccolti durante la rappresentazione si sono acquistate delle lavagne magnetiche. Ogni persona della compagnia alla fine di ogni spettacolo risulta viva, energica, forte e consapevole di essere importante per il suo gruppo.
Conclusioni. Lo scambio intergenerazionale è un processo che porta sempre a risultati importanti: i giovani vedono che l’anziano è una risorsa e non è una cosa “vecchia”, anzi. L’adulto ha la possibilità di mettere in campo e di condividere le proprie esperienze e di sentirsi ascoltato, accettato ed accolto. Il laboratorio e la creazione teatrale diventano il mezzo per creare quella fitta rete di relazioni che sono la base per una società solidale, forte, coesa e migliore.

 

PUBBLICAZIONE COMPLETA: http://old.iss.it/binary/publ/cont/14_C5.pdf

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