Il teatro sociale e di comunità è un processo culturale in cui le persone vengono rese partecipi attraverso un programma innovativo, a dei laboratori di partecipazione creativa, dove si utilizzano strumenti per incoraggiare la creatività degli individui e allo stesso tempo promuoverne la loro autodeterminazione.
Gli strumenti sviluppano capacità culturali, sociali e intellettuali dei gruppi, per valorizzare le capacità delle persone, rendendole competenti e capaci di sviluppare una cultura rinnovabile e sostenibile e inoltre riscoprire e ri-contaminare di nuovo senso il paesaggio in cui abitano.
Una progettualità che richiede anni e anni di lavoro sul campo attraverso diverse azioni:
- Audience Development per avvicinare i partecipanti allo spettacolo dal vivo e sviluppare un nuovo pubblico curioso e attivo;
- Audience Engagement per coinvolgere e favorire la partecipazione del pubblico ad iniziative ed eventi culturali;
- Audience Empowermet per attivare meccanismi in cui le persone, le organizzazioni e le comunità acquisiscono la titolarità di ciò che li riguarda come l’ambiente e la storia della proprio territorio
I beneficiari diretti sono coloro che vivono il problema dell’isolamento, della solitudine e del disagio sociale in prima persona ovvero gli anziani, gli stranieri, i giovani, le famiglie in difficoltà e i bambini, i quali sono coinvolti nella realizzazione delle performance artistiche, nei workshop e nell’organizzazione delle iniziative culturali. I beneficiari indiretti invece sono rappresentanti da tutta la popolazione che partecipa alle iniziative, dalle attività commerciali che beneficano della presenza di pubblico durante gli eventi, tutti i cittadini del quartiere e delle zone limitrofe che ne beneficano in termini di literacy, ovvero acquisiscono nuove informazioni e competenze indispensabili per una partecipazione attiva all’interno di una comunità allargata.
I risultati attesi di questi progetti sono:
– il superamento della solitudine e del senso di emarginazione;
– la diminuzione del senso di fragilità per evitare l’isolamento della popolazione anziana promuovendo l’inclusione generazionale;
– l’acquisizione di relazioni significative tra i partecipanti, contribuendo alla creazione di rapporti che si protraggono anche fuori dai momenti di incontro proposti;
– il risveglio della creatività, delle potenzialità e delle risorse psicofisiche inespresse;
– rafforzamento della fiducia in se stessi e del senso di appartenenza
I risultati ottenuti vanno spesso al di là delle attese e tutti i progetti fino ad oggi promossi hanno nel tempo portato alla creazione di un capitale sociale.Anche il quartiere e la città, hanno i loro benefici grazie alla creazione e all’incremento di iniziative culturali e artistiche aperte e gratuite per tutta la comunità.
IL TEATRO E' UNA MEDICINA
L’università del Queensland, in Australia ha seguito per cinque anni 650 pazienti malati di cuore. riscontrando che quelli inseriti in una terapia di gruppo di tipo teatrale miglioravano molto più velocemente di quelli curati singolarmente.
Condividere un’esperienza aiuta molto più di un farmaco. Anzi, possiamo dire che non esiste una medicina efficace quanto lo stare in compagnia. Quando abbiamo qualcuno che ci ascolta siamo costretti a rivivere l’esperienza attraverso la scelta delle parole che utilizziamo per comunicare. La scelta è fondamentale e ha sempre un effetto positivo: libera le tensioni. La condivisione di un ricordo ha dunque un potere terapeutico enorme, poiché la memoria emotiva rappresenta la nostra identità. Inoltre il teatro, attraverso percorsi alternativi, mette in discussione il nostro modo di pensare abituale, sfondando delle corazze che molto spesso ci auto-creiamo, che tuttavia non ci rendono più forti, ma ci vincolano nel vivere quotidiano.