Il progetto “Sconfinata bellezza” della stagione 2013/2014 intende dare una risposta al bisogno di uscire dall’isolamento, trovare sollievo, rallentare i processi degenerativi, compatibilmente con la situazione patologica e di disagio, dei malati di Alzheimer e dei loro caregiver attraverso tre laboratori di espressione teatrale (incontri psicosociali di tipo artistico/teatrale o ex terapia non farmacologica) a cadenza settimanale aperti anche alla partecipazione attiva di volontari e altri cittadini sani o semisani nei quartieri di Isola, Gallaretese e Quinto Romano a Milano.
L’obiettivo è far conoscere meglio le caratteristiche dell’Alzheimer e in generale le patologie della tarda età; sostegno e alleggerimento del peso emotivo, in riferimento ai familiari e/o caregiver, in particolare conviventi, i quali sostengono un carico emotivo e operativo stressante vissuto in gran parte nel isolamento. Un ulteriore obiettivo è quello di mettere i malati e gli accompagnatori in relazione fra di loro e con altri cittadini sani della zona per stimolare il volontariato e la solidarietà.
Il laboratorio si svolge in cerchio: si lavora molto sul movimento corporeo e vocale, sulla sincronia ed il ritmo.
La musica è un canale importante per far riaffiorare le emozioni e per creare relazioni. Durante i vari incontri avviene una raccolta di frammenti di storie e suggestioni che emergono durante gli esercizi/giochi e che poi diventano patrimonio comune di tutto il gruppo. Nella primavera 2014 in collaborazione con l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano si è avviato un laboratorio di sei incontri di due ore ciascuno presso le aule dell’Università con gli studenti della facoltà di Scienze Sociali. Un’attività che ha stimolato particolarmente gli anziani e ha regalato ai giovani allievi dell’ateneo un’esperienza importante per quanto riguarda i propri studi e in riferimento alle proprie prospettive lavorative. L’iniziativa con l’Università Cattolica si è ripetuta nella primavera del 2016.