Utilizzare la cultura come collante per facilitare la socialità e l’aggregazione in contesti di marginalità, abbandono e isolamento nei quartieri (non solo periferici) delle nostre città è un’impresa che non necessariamente è sempre un successo. Alle volte ci si scontra con delle realtà che superano le nostre immaginazioni.
È proprio nelle difficoltà che si incontrano e nascono nuove idee, che poi si intrecciano e fermentano, coinvolgendo attivamente le persone e il territorio. Si dice che bisogna saper fallire per imparare a fare le cose per bene. Noi questo lo stiamo imparando sulla nostra pelle e continuiamo a farlo, con umiltà, consapevoli che il lavoro di comunità non si costruisce attraverso metodi e protocolli prescritti, ma con costanza e voglia di sperimentare, fallire e ricominciare da capo.
RELATORI: Alvise Campostrini e Alessandro Manzella